domenica 30 aprile 2017

CEDEFOP: indicatori VET

Il Cedefop ha selezionato un set di 36 indicatori per quantificare, a livello europeo, alcuni aspetti rilevanti riguardanti l’ambito del vocational education and training (VET) e del lifelong learning (documentazione in lingua inglese).

venerdì 11 novembre 2016

Eurydice: nuovo quaderno sui sistemi di valutazione

Eurydice presenta un nuovo quaderno dedicato ai sistemi di valutazione interna ed esterna delle scuole di alcuni paesi europei. Le informazioni illustrano i sistemi di Francia, Germania, Inghilterra, Paesi Bassi e Spagna. La scheda sull’Italia è stata aggiunta per la centralità che la tematica ha assunto con l’introduzione del Regolamento sul Sistema Nazionale di Valutazione.

lunedì 5 settembre 2016

La valutazione dei Dirigenti Scolastici al via.

La valutazione dei dirigenti scolastici è ormai ai nastri di partenza dopo ben quindici anni di sperimentazioni e tentativi andati a vuoto. Nell'attuale contesto, denso di novità che impattano sull’attività dirigenziale, sulla questione valutazione la direttiva n. 25, emanata il 28 giugno 2016, costituisce, al momento, il punto fermo di riferimento.  
Siamo in attesa della pubblicazione delle Linee guida e il protocollo valutativo, completo degli indicatori attraverso cui saranno declinati i criteri fissati dalla norma. 

martedì 26 luglio 2016

Le rilevazioni degli apprendimenti A.S. 2015‐16


INVALSI ha reso pubblico l'esito delle rilevazioni 2016 che hanno coinvolto circa 2.232.000 allievi della scuola primaria (classi II e V), della scuola secondaria di primo grado (classe III) e di secondo grado (classe II) relativamente a due ambiti di competenza fondamentali: l’Italiano (comprensione della lettura e grammatica) e la Matematica.  
Gli aspetti più importanti che emergono dai dati delle classi campione, trattati diffusamente nel Rapporto nazionale, sono:
  1. le prove presentate agli allievi delle scuole italiane rispondono ai migliori requisiti di attendibilità e validità stabiliti a livello nazionale e internazionale;
  2. a livello nazionale gli allievi delle scuole italiane riescono a rispondere positivamente alle domande che riguardano i principali traguardi di apprendimento definiti dalle Indicazioni nazionali e dalle Linee guida, anche se permangono considerevoli differenze all’interno del Paese;

lunedì 4 aprile 2016

Le rubriche di valutazione per distinguere livelli di qualità e pesi

La questione bonus, per Antonia Carlini di cui abbiamo proposto una serie di riflessioni sui criteri per la valorizzazione delle buone pratiche didattiche e organizzative di scuola, nell’ambito del percorso previsto dalla legge 107/2015 per la “valorizzazione professionale” del personale docente, non può essere affrontata e gestita con un approccio lineare di tipo procedurale - il Comitato di valutazione definisce i criteri e il dirigente assegna il bonus con un provvedimento motivato finale - ma presuppone un processo di valutazione sostenuto da modalità e protocolli che siano oggettivi, condivisi, trasparenti e coerenti con gli ambiti di miglioramento e le priorità specifiche della scuola. Protocolli che oltre ad essere una risorsa per il Comitato di Valutazione nella fase di definizione dei criteri qualitativi, possano orientare processi significativi di autoriflessione, di ricerca, di sperimentazione e di documentazione. 

lunedì 30 novembre 2015

Rapporto OCSE 2015, una fotografia che ha bisogno di un racconto


Non si aspettavano, per quanto riguarda il nostro Paese, grandi sorprese dall’annuale rapporto OCSE sull’educazione, avvenuta martedì scorso (24-11-2015) al MIUR. Molte delle rilevazioni portate a sintesi nella scheda Paese dedicata all’Italia e nelle slide a cura di Francesco Avvisati e Gabriele Marconi potrebbero rientrare nelle classiche “scoperte dell’acqua calda”. Non è in discussione, per carità, la serietà dell’istituzione e degli studiosi che per suo conto tengono costantemente d’occhio, attraverso specifici indicatori, i sistemi d’istruzione dei 34 Paesi membri e di alcuni Paesi partner: ma la constatazione che “per molti giovani laureati non è facile trovare un lavoro”, o che “trovare lavoro è particolarmente difficile per coloro i cui genitori non sono laureati” non sono certo rivelazioni sconvolgenti, ma piuttosto e purtroppo la conferma di una realtà ben presente nel vissuto quotidiano di tanti giovani e delle loro famiglie.